Il Rimpianto
Rimpianto: non mi è mai piaciuta come parola. Forse perché si riferisce ad un sentimento basato su un passato che ci ha deluso ed al quale rimaniamo, soprattutto emotivamente, ancora attaccati. Rimpianto è guardare indietro, mentre a me, onestamente, piace guardare avanti.
Preferisco pensare al rimpianto come ad una lezione. Un insegnamento che, sebbene non gradito, ci è stato trasmesso, e che, conseguentemente, abbiamo appreso. L’immagine alla quale penso è quella di una strada nel bosco sulla quale camminiamo. Improvvisamente, distratti da un rumore, o in cerca di nuovi paesaggi, ci spostiamo su un altro percorso, cambiando direzione. Ci ritroviamo davanti ad un muro. Al tempo stesso , come per magia, alle nostre spalle, la vegetazione è diventata talmente fitta, da non permetterci di tornare indietro. Ci disperiamo, pensando a come cavolo abbiamo fatto a metterci in quella situazione.
Alla fine, però, decidiamo di scavalcare il muro. L’istinto di sopravvivenza ci dice che dobbiamo proseguire ad ogni costo, altrimenti lì, in quella situazione, sarebbe “morte certa”. A fatica, con mezzi di fortuna, ci arrampichiamo e, con nostro immenso stupore, magari un po’ malridotti, riusciamo a saltare dall’altra parte. Intravediamo una strada, una via, la nostra, quella che avevamo abbandonato. Ci incamminiamo ed, al ritmo che il nostro respiro ci concede, ci arriviamo. Siamo in salvo.
Volete sapere qual è la cosa stupefacente? In tasca è apparsa una bussola. Si è formata attimo dopo attimo, passo dopo passo, graffio dopo graffio, lacrima dopo lacrima. È la nostra esperienza e potremo usarla ogni qual volta decideremo di allontanarci, per , poi, ritrovare il nostro cammino.
Il rimpianto è rimanere a contemplare quel muro. Fossilizzarsi di fronte a qualcosa che non possiamo cambiare, ma possiamo e dobbiamo superare. Trasformiamo i nostri rimpianti in bussole che ci orientino, quando crediamo di esserci persi.
Guardate in tasca: ce l’avete una bussola?
Roberta.
Si ce l’ho,anzi ne ho più di una!Continuo a camminare senza guardare indietro…
Sei una grande Simo. Tu sei bussola per molti. Di sicuro lo sei per me.
Ti voglio bene.
Roby
Questa tua riflessione mi ricorda un po’ l’idea di the wall dei pinkfloyd, solo che lì il muro andava abbattuto e non scavalcato. Per quel che riguarda la bussola, secondo me questa può essere anche una guida, una persona che ti indica il percorso giusto (o più breve) verso la “retta via”. Tutto sta nell’identificare la bussola giusta…
Come non essere d’accordo con te.
E grazie di aver citato quel capolavoro di The Wall!!!
Ognuno di noi deve seguire la propria bussola, solo così potremo essere sulla giusta “rotta della vita”
Esatto! 😍
Seconda stella a destra..😊
Quello è il cammino…
Il rimpianto è una reazione negativa, conscia ed emotiva a comportamenti avuti nel passato. Generalmente viene accompagnato da tristezza o imbarazzo, che si manifestano dopo che una persona si rende conto che avrebbe dovuto fare una determinata cosa che non ha fatto.
Sono stata praticamente tutto il giorno a pensare al tuo post sul rimpianto …al punto da dover controllare se gli attribuivo il significato giusto …
Allora conclusione sono piena di rimpianti…spero di trovare presto la bussola …
Sono certa che la troverai. Il fatto stesso che tu l’abbia riconosciuto è il primo passo per staccarsi dal muro. Forza Laura!
Roberta.
Bisogna stringere sempre in mano quella bussola per non perdere mai la rotta… 👏🏻👏🏻👏🏻
Indietro mai! ❤️
Sempre avanti!!!
Baci Ale!