
Il vicolo dei pensieri stretti.
Ci sono momenti in cui la testa mi si accalca di pensieri che si attorcigliano e soffocano l’uno con l’altro.
Allora cerco di concentrarmi e ristabilire un po’ d’ordine, dove in realtà, regna solo il caos più totale. Con attenta pazienza, valuto se da quella immensa confusione possa riuscire a tirar fuori qualcosa di buono. Anzi, di più, mi domando:
sarò capace di dar vita a qualcosa di bello?
Esattamente seguendo questo processo, nonché percorso mentale, è nata questa mini storia.
Ho focalizzato la mia attenzione sulle riflessioni, sulle emozioni troppo grandi da star dentro ad una unica testa, all’interno della mia, in particolar modo. Ho rimuginato su quelle idee che troppo spesso ci tormentano col loro imperterrito riproporsi.
Mi sono chiesta: se potessi liberarmi di loro, dove potrei mandarle? E soprattutto, una volta lì:
Cosa farebbero?
La risposta alla prima domanda è stata: andranno tutte ne ” Il vicolo dei pensieri stretti”.
Ho immaginato il suo nascere in un’antica viuzza, abbandonata, indifferente ai più, buia, sporca, piena di roba buttata lì a morire perché fastidiosa, non voluta, irritante. Insomma una sorta di strada degli indesiderati. Una via stanca di esistere, perennemente sola che, improvvisamente si ritrova assiepata di abitanti scontrosi e petulanti. La colpa del loro essere così è dovuta, esclusivamente, al trattamento ricevuto negli anni.
Non ultimo, il subìto esilio.
Questi nuovi residenti, invece di donare nuova linfa alla stradina, la rendono ancora più angusta.
Dopo aver visualizzato questa disagiata condizione, mi sono ricordata che l’unione fa la forza e che una buona idea, può illuminare anche la notte più oscura. Da chi mai può arrivare una buona idea, se non da un pensiero che ha solo bisogno di un po’ di comprensione e collaborazione?
Ecco quindi che uno di loro, ad un passo dall’ennesimo rifiuto, sfrutta la paura a suo vantaggio. Non si arrende, risorge, si accende e desta, con la sua richiesta di aiuto, l’intero vicolo.
Proprio in quel momento avviene il miracolo, lo scossone, la svolta. Come quando sei a terra, con la bocca nella sabbia, e non sai in quale maniera, ma, d’improvviso, ti ritrovi in piedi e riprendi a camminare.
Allo stesso modo il vicolo dei pensieri stretti prende vita; guarda in faccia l’esistenza e la esalta, la celebra, la colora, perché sa cosa significa essere al buio e non vuole più starci! La magia è dentro di noi, se lo vogliamo. Dobbiamo però sforzarci di cercarla, dobbiamo aver voglia di credere che esista.
Qualcuno che ammiro molto diceva: YES WE CAN!
Non so voi, ma io, in questo momento, ho profondamente bisogno di riscoprire quella meraviglia, che da troppo tempo sento distante. Mi terrorizza l’idea di rimanere con la luce spenta. Di spegnermi io stessa, definitivamente.
Quindi, se vi va di fare una breve, ma intensa passeggiata, per una strada non ancora battuta: accompagnatemi!
Questo è:
Il vicolo dei pensieri stretti.
C’era una volta un vicolo dei pensieri stretti.
Tutte quelle considerazioni che stavano strette nella testa delle persone, i pensieri scomodi per ben capirci, si rifugiavano, o meglio, venivano esiliati lì.
Un bel giorno però, cominciarono a divenire tanti, troppi. Tutte quelle riflessioni scacciate, erano diventate ingombranti e avevano oscurato, rabbuiato ulteriormente il vicolo, il quale sentì il bisogno, egli stesso, di liberarsene per poter respirare.

Una delle idee reiette, allora, mossa dalla caparbia volontà di non subire un ennesimo abbandono, credette nelle proprie possibilità e si illuminò.
Chiese, cortesemente, alla strada di tremare per far sì che si aprissero crepe sui muri della viuzza, così da concedergli un po’ d’aria e luce.
Con grande stupore di tutti i pensieri lì assiepati, quell’intuizione ebbe un enorme successo.
Il vicolo prese fiato e, miracolosamente, si allargò divenendo una strada, con lampioni e finestre.

Alcune riflessioni, in segno di riconoscenza, chiesero ospitalità alle finestre appena nate.
Queste le accolsero, ben liete di non sostare sui muri in solitudine, e così le riflessioni si trasformarono in fiori.
Colori, profumi, canti e voci inondarono l’intera via. Tutti quei pensieri, un tempo stretti, si erano sentiti accettati, capiti, grazie alla gentile accoglienza di un vicolo che, da quel momento, divenne il più bello ed invidiato della città degli uomini.

Quindi, se qualche pensiero ti sta stretto in testa, tu non scacciarlo. Fai come quel vicolo: accogli, attendi, abbi pazienza, accettalo comunque.
Vedrai che un giorno, nella tua mente, diverrà fiore e lume per abbellire la strada della città degli uomini che porta il tuo nome.
Roberta Leonardi, 29 Marzo 2021
Adoro leggere i tuoi racconti, mi sono sempre di grande aiuto … so di avertelo già detto.. ma non posso che ripetermi …sei come un bravo sarto cuci abiti su misura .
Grazie cara amica dalla penna magica
Claudia! È un onore averti nella mia “sartoria”.
Buona e dolce notte cara amica🙏
Bravissima, riesci sempre, attraverso i tuoi racconti, a trasmettermi emozioni intense e in questo caso, anche i profumi dei fiori, i colori e i suoni. Grazie cara
Silvyyyy! Grazie a te. Manda un bacio ai profumi, fiori e colori dell’isola stupenda in cui vivi e che tanto mi ha dato.
Un abrazo Para ti y otro para mi querida Gran Canaria 🙏🧡😘
Che bello leggerti Roberta sai sempre portare luce nelle situazioni dove il buio pesto fa da padrone. Un abbraccio e complimenti
Grazie mille, Genny. Sei gentilissima.
Un abbraccio luminoso💛🌻
Brava Roby, sono così coinvolgenti i tuoi racconti… Mi ci immergo completamente.. E sono splendidamente illustrati dalle tue fotografie 💮🌸💮💕.
Grazie Emanuela. È bello sapere, scoprire che dentro a queste mie parole, non sono sola.
Ti ringrazio di aver camminato con me.
Che emozione Roberta❤La mia testa in questo momento è proprio cosi…..ascolto il tuo consiglio e aspetto con pazienza di vedere la luce,i fiori,i colori sono sicura che ce la farò.🙏
Son certa che ce la faremo!
Forza Rossana!
Ho letto molte volte il tuo bellissimo racconto. Grande è il potere del pensiero, danno senso, rafforzano e illuminano la visione. L’illuminazione bisogna desiderarla, cercarla e avere molta consapevolezza. È un cammino possibile anche se faticoso che porta a capire chi si è. Che sia questa la magia? Grazie Roberta per condividere ❤️
La magia è tutto ciò che ci stupisce, meraviglia e regala gioia, dandoci, al tempo stesso, la forza di andare avanti.
Buona serata carissima Vincenza 😍😍😍
🌸Cara Roberta, come ti ho detto nel post, il tuo racconto lo sento, è vivo. Hai una scrittura davvero coinvolgente. Riesco a vedere come in un film di animazione questi pensieri che cercano spazio, si liberano e trovano un nuovo significato.
Grazie per aver condiviso questo racconto. Un abbraccio e “yes we can”sempre.🌸
Grazie Monica. È un piacere camminare insieme. C’è un buon profumo nell’aria🙏💚💙🧡
Che quando ti leggo vedo le cose con una nitidezza pazzesca te l’ho sempre detto ma non è scontato ed è meraviglioso ritrovarlo ogni volta. Sei un dono per chi ti legge. Il lavoro che fai dentro te stessa lo doni al lettore che si sente meno diverso, meno solo. Sei tu un dono.
Mi fai emozionare.
Grazie Ori.
🧡