
Mia cara,
Sì, hai capito bene, dico proprio a te, perché tu mi sei cara, mi stai a cuore, il tuo bene mi interessa. Dicevo, mia cara, era un po’ che non mi soffermavo a guardarti, così, in silenzio, senza parlare, senza cercare parole che stentano ad arrivare.
Come stai?
Lo so, questa domanda ti commuove e mette in difficoltà al tempo stesso, ti agita, perché pensi di non possedere la risposta. Ti senti un fantasma che vaga dietro alla sua ombra ed appare solo controluce nella sua essenza.
Controluce. In fotografia ed in pittura si dice di un soggetto illuminato alle spalle.
Ecco, è esattamente questo il punto!
Contro non vuol dire opposta, avversaria o avversa, ma solamente dietro di te. Quel bagliore o barlume che cerchi, non ti è di fronte ed allora, a maggior ragione con i tuoi occhi stanchi, non riesci a vedere, a vederti, a sentirti.
Sei spaventata.
Vogliamo, oltretutto aggiungere che questo “dolce sentire”, si è trasformato in uno straziante massacro?
Questa maledetta empatia: quanto ti sta logorando?
Mia cara, Sì, nuovamente tu!
Ascolta, non è un male percepire in modo così profondo le emozioni e non è sbagliato se altri, che non sono te, le vivono diversamente.
La diversità è ciò che dà colore, movimento e brillantezza al mondo, all’esistenza.
Sii fiera di ciò che provi e smetti di interrogarti in continuazione su ciò che gli altri possano provare. Spesso non puoi farci nulla se sentono diversamente da te. Non significa essere migliori o peggiori, bensì, diversi, differenti: Altro, appunto.
È vero, in questo momento ritieni di esser stata azzerata. Vaghi nel limbo del ” dove sono”. Ti arrovelli sul “quando mi sono persa”.
Non capire, non sapere, non conoscere, ti spazientisce.
Basta! Accetta questa cosa:
Ora non puoi vederti, sei al buio.
Ricorda, però che all’oscurità, anche a quella apparentemente più interminabile, sussegue l’alba, la nuova luce, quella del giorno che appare, quella del neonato che apre gli occhi per la prima volta.
Tornerai a nascere, sorgerà in te un nuovo sole e ne percepirai i raggi sul volto. Assaporerai l’incanto. Quello che ora è bosco sinistro, ritroverà la sua magia.
Abbi pazienza.
Mia cara, mio bene, mia piccola grande anima, datti tempo e perdona te stessa per questa smania di voler ottenere tutto e subito.
Al di là del ponte, ti guarderai indietro e saprai di esser tornata.
Fino ad allora, prova, cerca, credi che ce la farai e non dimenticare mai, in nessun momento, e per nessun motivo, di amarti.
Ci vediamo presto, mia cara, in fondo al bosco, alla fonte dell’astro che riemerge dalle tenebre.
Con amore,
Te stessa.

Ti scrivo solo una parola STUPENDA!!!!!
Sei come un grande sarto cuci abiti perfetti su misura …. questo racconto mi ha commosso e molto di più emozionata .
È sempre una gioia leggerti …. complimenti cara Roberta 🥰🥰
Grazie Claudia.
Un grande sarto…che complimento meraviglioso. Grazie di cuore.
Roby sei semplicemente Incredibile ❤️❤️❤️ Ti stimo e tu sai ❤️❤️❤️ Mi fai sempre emozionare ❤️❤️❤️
Roby, quanto mondo dentro te!
Grazie della tua presenza.
Bellissima, mi ha emozionato tanto!!
Sei incredibilmente meravigliosa.
Un forte abbraccio cara.
Te quiero mucho Silvy.
Dale un beso a mi isla y tú cuidate mucho 🌹🧡
Mi lasci sempre senza parole …e sempre con quel pizzico di invidia per chi come te le parole sa dosarle e trovarle per descrivere le emozioni
Sei davvero tanto cara, Silvia. Grazie.
Il cuore è grande e la penna vola.
Fortuna averti conosciuta, piacere scoprirti ogni giorno!
Come sai, come ti dico spesso: il piacere è mio. Sei luce e le tue ali risplendono.
Sempre saputo che avevi tanto da dare… da quando ‘strillavi” come un’ossessa contro gli arbitri distratti alla Stella 🌟 Sei un’anima bella e mi hai fatto commuovere ancora. Ti voglio bene Robertina ❤
Il mio passato da ultrà cestistica! 🤣🤣🤣 Che ricordi!
Grazie Nazza per questo dolce affetto che mi dimostri.
Ti abbraccio