Quando la vita si trasforma in poesia.
Ci sono momenti in cui la vita si trasforma in poesia. Non so se succede anche a voi, a me, onestamente accade spesso. Altrettanto frequentemente mi ritrovo a scrivere in Spagnolo.
Ho vissuto dieci anni fuori dall’Italia, di cui otto a Gran Canaria, e lo Spagnolo è una lingua che mi è entrata nel sangue, nell’anima, la amo profondamente. Da qui, la mia mente sceglie ciò che più le aggrada. Una parola, una sfumatura, un significato rinchiuso nella forma “finita” di alcune lettere, fanno sì che, a volte, quello che provo, possa essere espresso meglio in una lingua che non è l’Italiano.
Questo processo è avvenuto con una poesia, scritta dopo la morte di mio fratello. Ve la regalo, con tanto di traduzione, per chi lo Spagnolo non lo mastica bene. Spero vi piaccia e vi faccia arrivare il sentimento da cui è scaturita. Si intitola “ MIGAS” cioè “ BRICIOLE”:
MIGAS
El miedo
El que te atrapa las entrañas y presiona las sienes
Presiona fuerte, duro, no puedes eludir el dolor
Lo dejas entrar como líquido sutil y enfocado
Quema y quema por dentro
Todo tu cuerpo, todo tu ser.
No, no podrás con mi alma, con mi aliento
Me quitarás quizás la voz, pero no la esperanza.
Muda
Muda lucho, me tuerzo, me doblo, me derrumbo
Estallo
Me rompo en mil trozitos.
Pedazos arrugados de una foto en blanco y negro.
Migas de mi ser. Rota .
El suelo está lleno de mi, de lo que queda de mi cuerpo.
Silencio.
No sé si vivo o estoy muerta.
Un latido. Otro. Soy Yo.
Es el imán del amor, la vida que me llama.
La percibo, muy flébil, pero su soplo vital me llega
A ella me amarro.
Mi cuerpo se reune, retoma forma
Las cicatrices son pegamento
Pegamento hecho de sangre, sufrimiento, resistencia y amor.
El miedo es lo que había.
El amor es lo que queda.
Alma remendada y zurcida después de un rasgón.
Lo único que oigo y siento es “amor”
Gota transparente de vida.
Añoro. Amo. Vivo.
Con mi mente. Con mi corazón. Con todo mi ser.
Para los dos.
Traduzione : Briciole
La paura, quella che ti afferra le budella e preme le tempie. Preme forte, duro, e non puoi evitare il dolore. Lo lasci entrare come un liquido sottile ed infuocato. Brucia, e brucia dentro, tutto il tuo corpo e tutto il tuo essere.
No, no l’avrai vinta sulla mia anima, sul mio respiro. Mi toglierai forse la voce ma non la speranza.
Muta.
Muta lotto, mi torco, mi piego, crollo, esplodo e mi rompo in mille pezzettini. Frammenti stropicciati di una foto in bianco e nero. Briciole del mio essere.
Rotta.
Il suolo è pieno di me, di quel che resta del mio corpo.
Silenzio.
Non so se vivo o sono morta. Un battito. Un altro. Sono io. È la calamita dell’amore. La percepisco, molto flebile, però il suo soffio vitale mi arriva e a lei mi ancoro. Il mio corpo si riunisce, riprende forma, le cicatrici sono colla, colla fatta di sangue, sofferenza, resistenza e amore.
La paura è ciò che c’era. L’amore è ciò che resta. Anima rattoppata e ricucita dopo uno strappo.
L’unica cosa che odo e sento è “amore”. Goccia trasparente di vita. Ho nostalgia. Amo. Vivo con la mia mente. Col mio cuore. Con tutto il mio essere.
Per entrambi.
Qui la trovate recitata sul mio canale You Tube.
È davvero bella 😘
Grazie Maria.
Un abbraccio.
Bellissima Roby!! Un abbraccio
Grazie Silvana. Un saludo a mi isla! Te espero por aquí para dar una vuelta.
Besos.
bellissima❤️
Gracias Laurita!
Stupenda 👏👏👏
Grazie Cenzina.
…Brividi… Roby…. Brividi… complimenti, mi è entrata dentro la pelle. ❤️
Grazie Roby. So che sei sensibile ed ero certa che l’avresti “sentita”.
Gracias Robi. Muy bonito😊😊😊⚘⚘
Muchísimas gracias a ti.
🌺🍀🙏💖
Grazie Roby! Bellissima
Grazie Veronica. 🙏😘
Sai che la amo profondamente.
Complimenti davvero! ♥️😘
Lo so Ale cara. E senza traduzione 🤓😉